giancarlo in tempi migliori

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domenica 1 agosto 2010

CHIAVETTA NON RICONOSCIUTA IN WINDOWS 7

Quello delle chiavette che smettono di funzionare, anzi che di frequente non vengono più riconosciute è una cosa certamente nota su tutta la rete.

Vediamo di capirne la ragione: esistono diversi tipi di chip di memoria Flash, nelle chiavette di tipo USB vengono utilizzati modelli un pò più lenti ed ottimizzati per offrire grandi capacità ma con un grave difetto, sopportano un numero limitato di operazioni in scrittura.

Al superamento di questo limite (endurance in inglese ) la chiavetta viene commutata o in sola lettura o peggio viene disattivata totalmente per cui si leggono Warning di questo tipo:

"Dispositivo USB non riconosciuto"

Quando il controller interviene in questo modo non c'è più verso di tornare indietro, il chip di memoria è esaurito e si deve sostituire il pen drive. Basta leggere sui vari forum per trovare affermazioni di questo tipo che non hanno una soluzione indolore, se non quella della sostituzione della chiavetta stessa.

La ragione del mancato funzionamento potrebbe avere anche un'altra ragione e quindi una causa più semplice di quella riportata, ricorda se hai collegato la chiavetta ad una porta diversa da quella solita.

Nei computer da tavolo le prese del pannello frontale non sono collegate direttamente con la scheda madre ma fanno capo ad un cavetto di prolunga che si innesta in un connettore a 7/8 contatti della scheda madre.

Il connettore di questo cavetto è identico a quello della presa firewire che ha una tensione di alimentazione più alta (12 volt invece di 5 volt).

Se l'assemblatore o voi stessi avete invertito i cavetti che sono identici e vi assicuro che succede, la tensione a 12 volt distrugge istantaneamente qualsasi chiavetta.

Una cosa saggia da fare è sempre quella di innestare la chiavetta nelle prese del pannello posteriore del pc , quelle che fanno capo al gruppo di connessioni della scheda madre e soprattutto tenendo presente la limitazione del numero limitato delle operazioni in scrittura che le rendono molto vulnerabili.